martedì 12 marzo 2013

Il Ministero della Salute tutela davvero la SALUTE?

Sul sito istituzionale del Ministero della Salute, alla voce "funzioni" leggiamo:
"Nell'ambito e con finalità di salvaguardia e di gestione integrata dei servizi socio-sanitari e della tutela dei diritti costituzionali alla dignità della persona umana e alla salute, sono attribuite al Ministero della Salute le funzioni spettanti allo Stato nelle seguenti materie: tutela della salute umana, coordinamento del sistema sanitario nazionale, sanità veterinaria, tutela della salute nei luoghi di lavoro, igiene e sicurezza degli alimenti"....
In grassetto-corsivo ho sottolineato il compito fondamentale del Ministero: tutelare il diritto costituzionale alla dignità della persona umana e quello alla salute.
Sempre sul sito, leggiamo che in particolare, il Ministero svolge le funzioni di spettanza statale nelle seguenti aree funzionali:
  1. ordinamento  sanitario
    • indirizzi generali e coordinamento in materia di prevenzione, diagnosi,  cura e riabilitazione delle malattie umane, ivi comprese le malattie infettive e diffusive
    • prevenzione, diagnosi e cura delle affezioni animali, ivi comprese le  malattie  infettive e diffusive e le zoonosi
    • programmazione tecnico-sanitaria di rilievo nazionale e indirizzo, coordinamento e monitoraggio delle attività tecniche sanitarie regionali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze per tutti i profili attinenti al concorso dello Stato al finanziamento del Servizio sanitario  nazionale, anche  quanto ai piani di rientro Regionali
    • rapporti  con  le  organizzazioni  internazionali  e l'Unione europea
    • ricerca scientifica in materia sanitaria
  2. tutela della salute umana e sanità veterinaria
    • tutela della salute  umana  anche  sotto  il  profilo  ambientale,  controllo e   vigilanza  sui  farmaci, sostanze e prodotti destinati all'impiego in  medicina  e sull'applicazione delle biotecnologie
    • adozione di  norme,   linee   guida   e   prescrizioni   tecniche   di   natura   igienico-sanitaria,   relative   anche   a   prodotti  alimentari
    • organizzazione  dei  servizi  sanitari,  professioni  sanitarie, concorsi  e  stato  giuridico del personale del Servizio sanitario nazionale,  di  concerto  con  il  Ministero dell'economia e delle finanze  per  tutti  i profili di carattere finanziario
    • polizia veterinaria
    • tutela della salute nei luoghi di lavoro
    • monitoraggio della qualità delle attività sanitarie regionali con riferimento ai livelli essenziali delle prestazioni erogate.

    Perché questa particolare attenzione ai compiti del Ministero della Salute? Perché sia per vicende familiari, sia per una mia particolare sensibilità a queste tematiche, mi hanno profondamente toccata i servizi settimanali proposti dalle Iene di Italia 1 sulle tristissime condizioni di bambini gravemente ammalati. Sofia, una dolcissima bambina di quasi quattro anni, è affetta da leucodistrofia metacromatica, una rara patologia neurodegenerativa per cui non esistono a oggi 'cure' ufficiali, e che, come tutte le malattie incurabili, può solamente essere oggetto di cure 'palliative', cioè che apportano o dovrebbero apportare sollievo al malato. I genitori di Sofia sono disperati, perché vedono la propria bambina peggiorare di giorno in giorno. Ma sono anche molto molto arrabbiati - e con loro, anche io, profondamente - perché il Ministro della Salute Renato Balduzzi, un accademico studioso di diritto costituzionale (!), che solo da lontano si è occupato di sanità negli anni precedenti al suo mandato politico, ha fatto una cosa molto discutibile: ha bloccato le cure 'palliative' per Sofia.
    Le cure palliative consistevano in iniezioni di cellule staminali ad opera del dottor Davide Vannoni, a capo della StaminaFoundation. Si tratta in sostanza di un vero e proprio trapianto: al paziente viene prelevato un pezzetto di osso dal bacino; da esso vengono estratte le cellule staminali che vengono 'coltivate' e fatte crescere in laboratorio. Esse infine vengono iniettate tramite semplice trasfusione nello stesso paziente. Questo causa zero crisi di rigetto, e sicuri effetti benefici (le cellule staminali sono insomma quelle che la mamma 'regala' al feto). Cosa hanno fatto il Ministero e l'Unione Europea? Hanno bloccato il lavoro di Vannoni, per poi indirizzarlo verso il percorso della sperimentazione farmaceutica, un percorso tortuosissimo e infinito, assolutamente inadatto a un elemento vivo come la cellula staminale, assolutamente priva di ogni componente chimica (in pratica la sperimentazione farmaceutica, per la stessa natura delle staminali, non andrà a buon fine: è questo in realtà ciò che vogliono i pezzi grossi).
    A gente come lui dovrebbero dare il premio Nobel! E invece si ritrova ostacolato in mille modi dal Ministero, l'organo che invece dovrebbe tutelare la salute e promuovere la ricerca di nuove metodologie farmaceutiche e mediche....le cellule staminali iniettate nel corpo di Sofia avevano dato i primi importanti buoni effetti: la bambina, che prima vomitava continuamente, ha progressivamente smesso; inoltre, da totalmente cieca che era, ha cominciato a reagire agli impulsi luminosi. Il tutto senza il minimo effetto collaterale. 
    Questi miglioramenti sono stati registrati su molti pazienti gravi in cura presso il dottor Vannoni, ma il Ministero e con esso le case farmaceutiche odiano innovazioni di questo genere: il giro di soldi che c'è dietro i medicinali ormai 'di circuito' è inimmaginabile, e il solenne giuramento di Ippocrate viene calpestato da molti dottori nel nome del dio denaro, in barba al principio di salute e di solidarietà. Un criterio di assurdità è quello perseguito dal Ministro Balduzzi, che blocca cure 'pericolose' per il giro economico, ma non per i pazienti.
    Questo è a dir poco v e r g o g n o s o.  Persone come Vannoni, l'ho già detto, meriterebbero i più alti riconoscimenti sociali e scientifici: peccato che siano pochi i ricercatori veramente votati al miglioramento del benessere umano. Ora Sofia sta sempre peggio, rischia di morire ogni giorno, e i genitori lottano disperatamente, sperando nell'aiuto derivante dalla risonanza di un programma seguito come quello delle Iene.
    Purtroppo però quel che si dovrebbe capire è questo: non basta risolvere il singolo caso. Le malattie cosiddette 'incurabili' sono molto più diffuse di quanto si pensi, eppure, lo si è visto con StaminaFoundation, molte di esse non sono poi così 'incurabili'. Basterebbe che il Ministero della Salute facesse il suo lavoro: garantire la salute del cittadino.
    Di tutti i cittadini.
    Fregandosene dei profitti derivanti dai prodotti delle case farmaceutiche e obbligandole a riconvertire la produzione, in un'ottica veramente s a l u t i s t i c a.

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